Dott.ssa
Carla Merola D’Elia
Psicologa
Psicoterapeuta
Dott.ssa Carla Merola D’Elia
Psicologa Psicoterapeuta

Quando rivolgersi ad uno psicologo per l’infanzia a Monza?

Psicologo infanzia Monza

Indice

Sfatiamo alcuni miti: un genitore non è un supereroe non è perfetto, non ha il manuale del bravo genitore per sapere costantemente cosa fare o come meglio comportarsi, non legge nella mente, non ha bacchette magiche, né la palla di vetro ma…Attenzione!

Un genitore possiede delle capacità che possono essere affinate!

Quali capacità genitoriali possono essere affinate in una psicoterapia per l’infanzia?

  • Un genitore non ha la super vista per vedere attraverso i muri ma può diventare un attento osservatore dei comportamenti di suo figlio/a, può quindi saper rilevare l’insorgere dei comportamenti spia, come sintomi di malessere, quali: inappetenza o voracità, irritabilità, sbalzi di umore, disturbi del sonno, tic, regressioni, ansie o paure eccessive, comportamenti aggressivi, ritiro sociale, dipendenza tecnologica, enuresi ed encopresi, difficoltà scolastiche o relazionali.
  • Un genitore non ha il potere di leggere la mente dei propri figli ma può leggere il loro mondo emotivo, guidandoli a dare un nome alle emozioni che provano e parlando di come li fanno sentire. empatizzare permette di costruire un ponte emotivo in cui ci si può sentire e si può parlare e condividere emozioni e sentimenti.
  • Un genitore non ha il lazzo della verità di wonder woman ma può saper ascoltare al di là delle parole e soprattutto può cercare di comprendere i motivi che spingono alla menzogna:
    • Cosa non sta funzionando nel dialogo genitore/figlio?
    • Quali sono i bisogni sottostanti del figlio?
    • Come ricostruire una fiducia che sembra essere stata minata?
    • Come mai non ne vuole parlare?
      L’obiettivo sarà di migliorare il rapporto nonché il dialogo con il proprio figlio in un clima di fiducia grazie allo scambio e al confronto.
  • Un genitore non ha il potere di rigenerare ferite ma ha il potere di rigenerare emotivamente, di accogliere il proprio figlio nella sua totalità d’essere, non solo quando ha il tris di B ovvero quando è Bravo, Buono e Bello ma anche quando si discosta da questa tripletta perfetta e si mostra nella sua naturale imperfezione di essere umano, mostrando le sue difficoltà e i suoi limiti. Quando un figlio sperimenta l’accoglienza gratuita, si sentirà degno d’amore e sperimenterà fiducia nell’altro, questo lo si potrebbe definire un grande superpotere umano che si porterà come bagaglio personale da adulto.
  • E poi…fino a quando vi sarà concesso, perdetevi in un abbraccio: bastano 20 secondi per vivere il potente mix di sostanze quali ossitocina, endorfine, serotonina e dopamina per sperimentare puro benessere psicofisico. Questo semplice gesto permette una comunicazione che non passa attraverso le parole, rinforza i legami e fa bene alla salute emotiva di chi vive questo semplice gesto.

Lo psicologo per bambini e per adolescenti può aiutare un genitore a comprendere se il comportamento di suo figlio è una normale tappa evolutiva o se invece è espressione di una sua difficoltà.

Nell’età evolutiva il bambino utilizza, a sua insaputa, dei sintomi comportamentali come modalità di comunicazione del proprio malessere, ovvero i sintomi funzionano come dei veri e propri campanelli di allarme che attivano il genitore:


Altre volte la sintomatologia è espressione di un disturbo neurobiologico come:


Ognuno di questi sintomi può comparire durante lo sviluppo di un bambino, pertanto le variabili che ci aiutano a comprendere se ci troviamo di fronte ad un disturbo sono:

  • intensità: quanto è provato il bambino dai sintomi?
  • frequenza: con che frequenza si manifestano i sintomi?
  • durata: da quanto tempo si verificano i sintomi?


Quando questi parametri compaiono in una modalità eccessiva e la sintomatologia compare in maniera trasversale nei contesti di vita ed il vivere quotidiano viene inficiato, si può pensare di ricorrere ad una consulenza psicologica (vedi psicoterapia per bambini)

In una psicoterapia per bambini, a questo punto, cosa possiamo fare insieme?

GIOCO DI SQUADRA!

Sono una psicologa, psicoterapeuta della provincia di Monza ed offro il mio sostegno a bambini (psicoterapia bambini), adolescenti (psicoterapia adolescenti) adulti e coppie genitoriali (sostegno genitoriale e parent training).

Facciamo gioco di squadra!

I genitori sono i migliori conoscitori del proprio figlio e possono pertanto indirizzare l’impostazione iniziale del progetto terapeutico per proseguire in un clima di collaborazione in cui è fondamentale comprendere cosa mantiene attiva la sintomatologia.

Ai genitori sottolineo sempre che non sarà solo il bambino ad entrare in terapia per avviare un cambiamento ma anche tutti gli adulti che ruotano attorno al bambino, ognuno a sua modo e per il ruolo rivestito, dovrà mettersi in gioco per contribuire al processo di cambiamento.

Il terapeuta offrirà un sostegno alla genitorialità durante l’intero percorso di terapia anche per affinare le capacità genitoriali, di cui si parlava prima, indispensabili nella relazione genitore/figlio e che agevolano il superamento della difficoltà incontrata.

Quando il malessere del bambino compare anche o prettamente nel contesto scolastico, sarà buona prassi chiamare a collaborare anche gli insegnanti ed il terapeuta farà da ponte tra la scuola e la famiglia per garantire un lavoro sinergico.

In questo clima cooperativo il bambino potrà riscoprire gradualmente un senso di maggiore benessere favorito da un processo di consapevolezza e cambiamento interiore.

Cerchi uno psicologo a Monza?

Se sei anche tu di Monza o dell’hinterland di Monza e se senti che hai bisogno di aiuto nella tua genitorialità o se ritieni che tuo figlio/a sta incontrando delle difficoltà a cui non sai più come far fronte, non esitare a contattarmi per avere delle informazioni o per prendere un appuntamento.
Richiedi un consulto.

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