Dott.ssa
Carla Merola D’Elia
Psicologa
Psicoterapeuta
Dott.ssa Carla Merola D’Elia
Psicologa Psicoterapeuta

Psicoterapia per adolescenti

Psicoterapia per adolescenti

psicoterapia adolescenti Monza

“Che gli succede?” è la domanda che i genitori di figli adolescenti si e mi rivolge più spesso, a seguire:

“Non lo riconosco più!”
“Non parla più con noi”
“Non ci ascolta”
“Ci tiene a distanza, non è più coccolone come una volta”
“Non sappiamo più come comunicare”
“Sta sempre attaccato al telefono o alla play station”
“È diventato introverso, sempre chiuso in camera quando è a casa”

I ragazzi spesso vivono l’adolescenza come una situazione di disequilibrio dovuta al trovarsi con un piede nel mondo infantile e con un piede nel mondo dei giovani adulti; questo può portare con sé momenti di euforia e bisogno di indipendenza, alternati a momenti di insicurezza e bisogno di protezione e conferme. L’adolescenza è l’età della crisi, è il momento in cui si ricerca un nuovo equilibrio per far fronte alla rottura degli assetti precedenti.

Come un equilibrista un adolescente si sente insicuro e sperimenta una sofferenza sommersa, a volte taciuta e a volte gridata rumorosamente.

Tutti i cambiamenti indotti da una rapida crescita biologica e psicologica conducono ad una nuova immagine di sé e non risultano facili in primis ai ragazzi ma neanche ai genitori.

Questo processo di crescita può diventare per un ragazzo fonte di ansia e/o di eccessive tensioni e/o di insicurezze fino a sfociare in un disagio giovanile: disimpegno, aggressività, ansia e attacchi di panico, rifiuto di ogni limite, insoddisfazione, passività, ritiro sociale, umore deflesso, calo del rendimento scolastico, difficoltà affettive e relazionali, difficoltà di addormentamento od insonnia, comportamenti autolesionistici, abuso di alcool e sostanze stupefacenti, disturbi del comportamento alimentare.

1. Cosa esprimono gli adolescenti con questi comportamenti?

Questi comportamenti diventano il mezzo per comunicare il proprio disagio al mondo degli adulti ed è per questo che diventa importante per i genitori saper leggere nel disagio espresso dal proprio figlio una richiesta di aiuto.

Bisogna reinventarsi come genitori perché ciò che funzionava fino a qualche tempo fa sembra non funzionare più, ma non per questo si può lasciare che i figli vivano nel loro mondo a loro modo per non provocare scontri o discussioni, in questo lasciar correre si rischia di perdersi come genitori e come figli.

2. Come poterlo aiutare?

Quando il semplice buon senso ed i numerosi tentativi di percorrere nuove strade non sembrano funzionare ed il malcontento continua ad aleggiare per casa e magari inizia a permeare nei vari contesti di vita del ragazzo (casa, scuola, relazioni), si può pensare di ricorrere ad una consulenza psicologica

3. Come funziona una valutazione psicologica?

Il percorso psicodiagnostico con gli adolescenti è molto delicato e pertanto meno delineato della valutazione psicodiagnostica con i bambini, solitamente si svolge con le seguenti modalità:

  • primo colloquio con i genitori ma questo passaggio viene valutato, di caso in caso, nel primo contatto telefonico;
  • osservazione del minore attraverso colloqui clinici e somministrazione di questionari;
  • restituzione ai genitori e decisione, in base a quanto emerso, se e in che termini proseguire il percorso.

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