Dott.ssa
Carla Merola D’Elia
Psicologa
Psicoterapeuta
Dott.ssa Carla Merola D’Elia
Psicologa Psicoterapeuta

Disturbi di personalità

Disturbi di personalità

disturbo personalità psicologo psicoterapeuta Monza

Si può dire che la personalità è il modo stabile che ciascuno di noi si è costruito con le proprie esperienze personali e considerando il proprio temperamento innato per rapportarsi con gli altri e con il mondo.

disturbi di personalità sono caratterizzati dalla presenza esasperata e rigida di alcuni tratti di personalità: il modo in cui si risponde agli stimoli, si interagisce, si percepisce e si pensa risulta inflessibile.

Le persone con disturbi di personalità diventano così inflessibili, da risultare inadeguate in alcune situazioni, proprio perché hanno difficoltà nel modulare l’espressione dei propri tratti, per esempio, in alcuni momenti sarà più utile del solito il tratto dipendente o passivo ma in altri momenti ciò non risulterebbe appropriato.

Solitamente tali tratti diventano così consueti e stabili che le persone stesse non si rendono conto di mettere in atto comportamenti rigidi e inadeguati, da cui derivano le reazioni negative degli altri nei loro confronti, ma si sentono sempre le vittime della situazione e alimentano il proprio disturbo di personalità.

Così, ad esempio, una persona che presenta un disturbo paranoide di personalità, non capisce che, con il suo comportamento sospettoso, non dà fiducia agli altri, e si “tira addosso” fregature e reazioni aggressive, confermandosi l’idea che non ci si può fidare di nessuno.

Nel DSM-V è stato introdotto un approccio “alternativo” dimensionale-categoriale che indaga due aspetti:

1.
il funzionamento della personalità lungo un continuum che va da assenza di compromissione (livello 0) a compromissione estrema (livello 4) per gli elementi seguenti:
  • IDENTITA’: l’esperienza di sé come unico, con chiari confini tra sé e gli altri; stabilità dell’autostima e precisione di auto-valutazione; capacità di regolazione emotiva.
  • AUTODIREZIONALITA’: capacità di perseguire obiettivi coerenti e significativi sia a breve che a lungo termine, utilizzo di standard di comportamento interni costruttivi e prosociali; capacità autoriflessive (self-reflect) che permettano di acquisire il senso delle proprie capacità e anche dei propri limiti.
  • EMPATIA: comprensione e apprezzamento delle esperienze e motivazioni altrui; tolleranza di prospettive diverse; comprensione degli effetti del proprio comportamento sugli altri.
  • INTIMITA’: profondità e durata della relazione positiva con gli altri; desiderio e capacità di vicinanza; comportamento improntato al rispetto reciproco.
2.
La presenza di almeno un tratto di personalità patologico tra i 5 tratti di ordine superiore:
  • Affettività negativa (vs. Stabilità emotiva): sperimentare intensamente e frequentemente emozioni negative.
  • Distacco (vs. Estroversione): ritiro da altre persone e da interazioni sociali.
  • Antagonismo (vs. Disponibilità): presentare comportamenti che mettono in contrasto con altre persone.
  • Disinibizione (vs. Coscienziosità): impegnarsi in comportamenti impulsivi senza riflettere sulle possibili conseguenze future.
  • Psicoticismo (vs. Lucidità mentale): avere esperienze insolite e bizzarre.

Il DSM-V inoltre ha lasciato invariata la classificazione dei disturbi di personalità secondo la più diffusa classificazione psicopatologica, in tre categorie:

1.
Disturbi di personalità caratterizzati dal comportamento bizzarro:
  • Disturbo paranoide di personalità: chi ne soffre tende ad interpretare il comportamento degli altri come malevolo, comportandosi così sempre in modo sospettoso.
  • Disturbo schizoide di personalità: chi ne soffre non è interessato al contatto con gli altri, preferendo uno stile di vita riservato e distaccato dagli altri.
  • Disturbo schizotipico di personalità: solitamente è presentato da persone eccentriche nel comportamento, che hanno scarso contatto con la realtà e tendono a dare un’assoluta rilevanza e certezza ad alcune intuizioni magiche.
2.
Disturbi di personalità caratterizzati da un’alta emotività:
  • Disturbo borderline di personalità: solitamente chi ne soffre presenta una marcata impulsività ed una forte instabilità sia nelle relazioni interpersonali sia nell’idea che ha di sé stesso, oscillando tra posizioni estreme in molti campi della propria vita.
  • Disturbo istrionico di personalità: chi ne soffre tende a ricercare l’attenzione degli altri, ad essere sempre seduttivo e a manifestare in modo marcato e teatrale le proprie emozioni.
  • Disturbo narcisistico di personalità: chi ne soffre tende a sentirsi il migliore di tutti, a ricercare l’ammirazione degli altri e a pensare che tutto gli sia dovuto, data l’importanza che si attribuisce.
  • Disturbo antisociale di personalità: chi ne soffre è una persona che non rispetta in alcun modo le leggi, tende a violare i diritti degli altri, non prova senso di colpa per i crimini commessi.
3.
Disturbi di personalità caratterizzati da una forte ansietà:
  • Disturbo evitante di personalità: chi ne soffre tende a evitare in modo assoluto le situazioni sociali per la paura dei giudizi negativi degli altri, presentando quindi una marcata timidezza.

  • Disturbo dipendente di personalità: chi ne soffre presenta un marcato bisogno di essere accudito e seguito da parte degli altri, delegando quindi tutte le proprie decisioni.

  • Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: chi ne soffre presenta una marcata tendenza al perfezionismo ed alla precisione, una forte preoccupazione per l’ordine e per il controllo di ciò che accade.

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